Da sabato 14 dicembre è in vigore (o quasi) il nuovo Codice della Strada
E la montagna partorì un topolino, anzi peggio, una manciata di cose buttate un po' a casaccio con parole roboanti. Proviamo a dirla in altro modo, un'occasione persa da parte del MIT (Ministero Infrastrutture e Trasporti) per realizzare un Codice della Strada condiviso e discusso in Parlamento. Nulla di tutto questo: le commissioni parlamentari e, in alcuni casi, lo stesso ministro hanno "audito" i diversi portatori di interesse (tra cui FIAB nazionale), peccato che non abbiano recepito nulla di quanto ascoltato, nemmeno le accorate raccomandazioni delle associazioni Parenti Vittime sulla Strada.
Nei passaggi tra i due rami del Parlamento, il testo è stato blindato dal Governo che non ha ammesso nessun emendamento, "non si cambia nulla" la parola d'ordine uscita dal MIT. Tutto questo con buona pace del ruolo democratico del Parlamento i cui membri, senatori e deputati sono ormai da troppo tempo dei vidimatori di leggi scritte (a volte male) da altri.
I giornali e il TG, dopo l'approvazione della legge, sono farciti solo di notizie su alcoltest e monopattini, trascurando di fatto le prime cause di collisione, cioè distrazione e velocità, dimenticando le 3.000 vittime all'anno e oltre 220.000 feriti con un aumento del +7,9% delle vittime sulle strade urbane. Naturalmente questo è un dato nazionale, ma sul territorio può succedere qualcosa di diverso a seconda anche dei provvedimenti presi dai Comuni. Di questo si parla poco, come non si parla delle maggiori difficoltà burocratiche da parte dei Sindaci a realizzare corsie ciclabili, case avanzate e zone a traffico limitato. In netta e palese controtendenza rispetto alle direttive europee. Come si pensa di arrivare alla "vision zero" nel 2050? Cioè di zero morti sulle strade. Con il casco obbligatorio per chi usa il monopattino?
Monopattini e altri argomenti di distrazione di massa dovranno aspettare i decreti attuativi, perché si scrive (male) una legge, poi per attuarla completamente occorre scrivere i decreti, una commedia dell'assurdo che alimenterà la molta confusione già presente in questa materia.
Comincia a emergere la punta dell'iceberg, ma è solo la punta, aspettiamoci altre news.
E adesso cosa succede? QUI cosa cambia e come in base al nuovo CdS
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