Il team Delta Bike Pedale Stanco di Codigoro (Ferrara) è nato dall’idea di due amici di vecchia data, Massimo e Matteo, che da tempo condividevano la passione dello sport, in particolare della vela e della bicicletta.

Amanti della natura e delle bellezze del territorio, i due amici hanno lanciato l’idea di pedalare alla scoperta delle attrattive che il territorio possiede, tra Storia e Natura, nel Parco del Delta del Po, unendo perciò una sana attività sportiva con la visita di tanti luoghi, facilmente raggiungibili e di grande fascino.

 

La filosofia del gruppo dunque, che ha raccolto sempre più amici e simpatizzanti, ciclisti incalliti, ma anche pedalatori alle prime armi, è quella quindi di pedalare con un buon ritmo ma senza pretese (da qui il simpatico titolo Pedale stanco) e di visitare, in compagnia, con brevi soste e tappe lungo i vari percorsi, gli edifici storici, le emergenze architettoniche, le pinete e i diversi ambienti naturalistici, o  semplicemente di ammirare il paesaggio e le vedute più belle ed emozionanti, immergendosi totalmente nel territorio.

 

Le proposte di visita sono quindi sono adatte a tutti e di sicuro interesse, perché consentono, in modalità lenta, di visitare e di conoscere, perfettamente in linea con i principi di salvaguardia e sostenibilità.

 

Dal 2021 il gruppo è affiliato a FIAB, come sezione locale di FIAB Ferrara “FIAB Codigoro Pedale Stanco”.

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Codigoro

Il Comune di Codigoro si estende nella parte più orientale della provincia ferrarese nel Parco del Delta del Po dell'Emilia-Romagna. Il toponimo attuale deriva da Caput Gauri, “a capo del Goro”, il nome dato al centro in epoca medievale, dal momento che sorgeva nel punto in cui il ramo di Po di Goro si staccava dal Po di Volano.

 

Nei pressi degli Stabilimenti Idrovori, gli impianti di bonifica più antichi del ferrarese, si trova l’Oasi Garzaia, una delle più grandi d’Italia, segnalata dalla nuova Porta del Parco del Delta del Po.

 

Percorrendo la Riviera Cavallotti, che offre una stupenda vista sul fiume, si raggiunge il Palazzo del Vescovo, costruito nell'XI sec., sede amministrativa dell’Abate di Pomposa, e restaurato nel XVIII sec. in stile veneziano.

 

Lungo le strade della cittadina è interessante compiere l’itinerario “I luoghi dell’Airone: Giorgio Bassani scrive sui muri”, il percorso turistico-letterario che si snoda nei luoghi descritti nel romanzo del celebre scrittore ferrarese.

 

Capolavoro dell'arte romanica, a pochi chilometri dal centro, si trova la splendida Abbazia di Pomposa, originatasi per opera dei benedettini attorno al VI secolo sull'Insula Pomposia, un'isola boscosa circondata da due rami del fiume e protetta dal mare. Dopo il Mille cominciò la stagione di maggior splendore e divenne centro monastico fiorente, la cui fortuna si legò alla figura dell'abate San Guido. Il monastero accolse illustri personaggi del tempo ed è da ricordare Guido monaco, detto d'Arezzo, il monaco inventore della scrittura musicale basata sul sistema delle sette note.

 

Nella vasta campagna codigorese, in direzione del mare, la Chiavica dell’Agrifoglio, tra i più antichi edifici del territorio, attesta le ingenti attività di bonifica che si sono succedute nei secoli, mentre, a testimonianza del più vasto complesso di lagune costiere, che si estendevano nell’antico Delta del Po, resta il relitto vallivo di Oasi di Canneviè e Porticino, visitabile attraverso il Sentiero Natura.

 

L’edificio che si staglia austero invece lungo la sponda sinistra del Po di Volano, nei pressi dell’omonimo borgo antico, è Torre della Finanza o Torre di Guardia di Volano: rappresenta uno dei più antichi avamposti di difesa armata, sorti nei porti pontifici lungo la costa ferrarese, tra il XVII e il XVIII secolo.

 

Nel suo viaggio verso il mare il Po di Volano, il ramo più antico del Delta del Po, termina la sua corsa formando un grande biotopo di 200 ettari, l’area naturalistica della Foce del Po di Volano o Taglio della Falce.